industry 4.0
Z-BRE4K First Periodic meeting in Imola
The 16th and 17th of January 2018, Z-BRE4K consortium met in SACMI (Imola, IT), a worldwide leader international group manufacturing machines and complete plants for the Ceramics, Packaging, Food industries and Automation, for the 1st periodic meeting of the project. The project consortium is formed by 17 organizations across Europe, involving SACMI Imola as demonstration partner and CRIT as Dissemination and Exploitation Leader.
The aim of the first day of meeting was to update and discuss the status and pending issues of the different work-packages and to plan and define future actions for the upcoming tasks.
The second day of meeting was focused on a technical discussion about the requirements for the three Z-BRE4K industrial use cases, which was followed by the development of an action plan to define in a more detailed way the conditions for each end user.
According to the whole consortium, the aim of the meeting was fulfilled: the meeting was a good opportunity for the partners to share the status of the different work packages and to set down future actions.to elaborate a. Moreover, the discussion about the three use cases ended positively with a concrete strategy for the development of the use cases.
Applicazioni industriali e real-time su dispositivi eterogenei multi/many-core: online il materiale dell’incontro





Il grande successo di pubblico registrato dall'incontro organizzato da CRIT lo scorso 18 ottobre, testimonia il grande interesse che tutti i settori industriali ripongono nelle opportunità aperte dall'impiego delle nuove piattaforme multi/many-core.
Il seminario ospitato da T3LAB è stato l'occasione per presentare le competenze di importanti partner italiani che operano nel campo dell’elettronica embedded e di approfondire i risultati ottenuti nel corso del primo anno di attività del progetto OPEN-NEXT (https://www.open-next.it/).
Di seguito è possibile scaricare le presentazioni dei relatori:
- Claudio Salati (T3LAB) “Asymmetric MultiProcessing for embedded vision”
- Davide Rossi (CIRI-ICT – UniBo) “Elaborazione dati su architetture embedded many-core e FPGA”
- Paolo Gai (Evidence), Davide Catani (SECO) “Display ARM-based, HMI, Qt / Android per applicazioni industriali”
- Andrea Ferraro (INFN) “Tuning and porting activities on Low-power multicore platforms”
- Paolo Gai (Evidence) “Linux in ambito industriale, real-time, hypervisors e boot veloce”
- Davide Catani (SECO), Paolo Gai (Evidence) “Board AXIOM: signal integrity, setup a cluster e power managemet” “Brief introduction to the AXIOM SW stack”
- Paolo Burgio (Softech-ICT – UniMoRe) “Setup of a multi-OS platform based on the Xen hypervisor: an industral case study”
PATTERN (#2): Opportunità per nuove iniziative di ricerca
Nell’ambito del progetto regionale PATTERN finanziato dalla Regione Emilia Romagna con il “Bando per progetti di ricerca industriale strategica rivolti agli ambiti prioritari della strategia di Specializzazione Intelligente” (DGR 774/2015), è stato svolto uno studio di fattibilità per lo sviluppo di proposte adatte al programma Horizon 2020. L’obiettivo era quello di definire progetti con le massime ricadute industriali, tecnologiche ed economiche, stimolando la generazione di opportunità di business e l’avvio di nuove iniziative di ricerca.
Da un’analisi accurata delle call appartenenti ai Work Program H2020 NMP (Nanotechnologies, advanced Materials and Production) e ICT (Information and Communication Technologies), maggiormente inerenti alle tematiche del progetto PATTERN e di interesse sia per i partner che per gli stakeholder del progetto, si è passati ad una seconda fase, che ha visto la ricerca e l’attivazione di contatti con partner internazionali potenzialmente interessati.
Il risultato è stata la presentazione di una proposta progettuale dal titolo “Strategies and Predictive Maintenance models wrapped around physical systems for Zero-unexpected-Breakdowns and increased operating life of Factories (Z-BRE4K)” sotto la call H2020-FOF-09-2017, che ha visto il coinvolgimento di LIAM, CRIT e di SACMI. Questo progetto si propone di studiare nuove strategie di manutenzione preventiva per far fronte alle sfide poste dalle moderne evoluzioni dei macchinari nei processi manifatturieri.
Il progetto Z-BRE4K è stato finanziato ed è ufficialmente partito pochi giorni fa (ottobre 2017) e il consorzio riceverà un contributo di circa 6 milioni di euro in tre anni e mezzo. Svilupperà 8 tematiche di manutenzione adattabili a livello di componente, macchina e sistema: predizione, diagnosi, prevenzione, stima, gestone e monitoraggio, sostituzione, sincronizzazione e sicurezza. La squadra di lavoro comprende rappresentanti sia del mondo accademico che dell’industria manifatturiera. Si tratta di 17 partner di diversi paesi europei (Italia, Spagna, Grecia, Regno Unito, Germania, Portogallo, Svizzera, Olanda, Belgio).
Partnership con ICIM per Industria 4.0
CRIT ha siglato un accordo di collaborazione con ICIM (Istituto di Certificazione Italiano per la Meccanica) per il rilascio degli attestati di conformità previsti per le misure fiscali (iperammortamento) del Piano nazionale Industria 4.0.
L’attestazione di conformità, equivalente alla perizia giurata, è Obbligatoria per investimenti superiori a 500.000€, ed ammessa per investimenti di valore inferiore in sostituzione della dichiarazione resa dal legale rappresentante [Circolare N.4/E del 30/03/2017, pag. 60].
Solo gli Organismi di Certificazione accreditati da ACCREDIA per la certificazione di Sistemi di Gestione, la Certificazione di Prodotto e per Ispezioni di tipo A possono emettere questi attestati di conformità.
Per questo CRIT ha deciso di affiancare il rilascio degli attestati di conformità ai propri servizi di supporto alle imprese per la scelta delle tecnologie e di analisi tecnica dei beni oggetto di investimenti che possano godere dell’iperammortamento o del superammortamento.
La storia, la competenza e la solidità di ICIM sono garanzia di un partner affidabile, preparato e con la giusta copertura assicurativa per questo tipo di attività.
Lo scorso 14 settembre è stata presentata questa partnership all’interno di un evento organizzato presso la sede del CRIT.
Il futuro a 4 passi: le imprese artigiane verso Industria 4.0
CRIT è partner di CNA Emilia Romagna nel progetto “Il futuro a 4 passi: le imprese artigiane verso Industria 4.0” che supporterà l'avvicinamento del mondo delle imprese artigiane ai temi di Industria 4.0.
Mercoledì 6 settembre a Bologna si è tenuta l’iniziativa di lancio del progetto, presentato da CNA Emilia Romagna nell’ambito dell’Art.13 della Legge Regionale 1/2010.
I partner del progetto hanno definito un catalogo di strumenti utili alla realizzazione di azioni in grado di favorire l'avvicinamento delle imprese artigiane ai temi di Industria 4.0. Tra gli strumenti si annoverano: seminari, tavoli di lavoro e confronto, formazione, matching e coaching.
Per approfondire i contenuti del progetto vi invitiamo a visitare la pagina dedicata sul sito di CNA Emilia Romagna.
PATTERN (#1): Prognostica, ergonomia e virtualizzazione per le macchine automatiche
Il Programma Operativo Regionale all’interno del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale - POR FESR, è lo strumento attraverso cui la Regione Emilia Romagna sviluppa tra il 2014 e il 2020 un piano di crescita sociale ed economica che interesserà la ricerca e l’innovazione, l’agenda digitale, le politiche industriali, energetiche e di tutela ambientale.
Il programma si rivolge alle piccole e medie imprese impegnate in percorsi di innovazione tecnologica, diversificazione dei prodotti e servizi ed è volto a incrementare i rapporti con il sistema della ricerca regionale.
LIAM è tra i beneficiari diretti del programma POR FERS e si pone come testimone dei vantaggi e del valore aggiunto delle politiche comunitarie e nel contempo opera avvalendosi di personale qualificato e totalmente dedicato ad attività di ricerca industriale.
PATTERN è il progetto di ricerca industriale presentato dal LIAM in qualità di capofila e approvato sul “Bando per progetti di ricerca industriale strategica rivolti agli ambiti prioritari della strategia di Specializzazione Intelligente” (DGR 774/2015) che mira a sviluppare le tecnologie abilitanti per una nuova architettura di macchine automatiche che sia modulare, riconfigurabile, adattiva ed auto-ottimizzante.
I beneficiari e i partner del progetto comprendono attori specializzati in tutte le fasi del processo di ricerca e innovazione industriale: dalla ricerca accademica (INTERMECH) a quella aziendale (LIAM) al trasferimento tecnologico (CRIT), dall'engineering (BARBALAB) all'industrializzazione (SACMI, IMA).
Il progetto si colloca nell'ambito produttivo della Meccatronica e Motoristica, e in particolare si rivolge al distretto produttivo delle macchine automatiche, che riveste un'importanza primaria per l'export e la competitività regionali.
Con cadenza trimestrale, CRIT pubblicherà approfondimenti sulle linee di ricerca di PATTERN e aggiornamenti sulle attività del progetto.
Per maggiori informazioni: http://www.liamlab.it/
Nuove competenze per l’industria del futuro: Vision, Deep Learning e Cognitive Computing.
Le tecnologie digitali stanno trasformando il modo di interpretare e fare business in tutti i settori. Nel giro di pochi anni, molti dei compiti oggi svolti da esseri umani saranno svolti da macchine dotate di un livello di autonomia crescente e nasceranno nuovi lavori che richiedono competenze che oggi non esistono. In questo contesto, è importante riportare al centro dell'attenzione il fattore umano come elemento fondante del progresso tecnologico. Questo può avvenire solo sviluppando competenze umane che siano in sinergia con il progresso tecnologico.
CRIT sostiene la seconda edizione del Master Universitario MUMET “Visual Computing and Multimedia Technologies in the Deep Learning Era” cofinanziato dal MIUR nell’ambito dei Cluster Tecnologici nazionali. Il Master prevede la selezione e l’inserimento diretto, già nel 2017, di 12 figure di ingegneri informatici in stage presso aziende per 6 mesi.
Il Master mira a formare il profilo professionale di Data Scientist, figura di riferimento nel campo dell ICT per l’analisi e la classificazione di dati mediante tecniche di apprendimento automatico e intelligenza artificiale, competenze innovative in linea con le richieste delle aziende internazionali e del nostro territorio. Il Data Scientist possiede competenze trasversali sulla natura del dato digitale, i processi di formazione dello stesso e le principali tecniche di visualizzazione e manipolazione dei dati. Saranno formate figure in grado di padroneggiare le principali tecniche per la gestione e la comprensione dei dati per lo sviluppo di sistemi intelligenti nel contesto dell’Industria 4.0.
Il master si rivolge sia a neolaureati che a laureati in discipline scientifiche che desiderano ulteriormente specializzarsi in uno dei campi più promettenti per il futuro.
La scadenza per la presentazione della domanda è il 5 giugno 2017.
Per maggiori informazioni: http://www.mastermumet.unimore.it/
Behind the Wheel: How Virtual Reality is building the machines of tomorrow
The latest episode of the Behind the Wheel series follows CNH Industrial’s Design Analysis & Simulation team as they collaborate across continents with super computers to conceptualize future machines. With the help of Engineering Simulation and Virtual Reality technology, they are able to reduce the number of physical prototypes that need to be built before a final product is produced.
Watch them in action: http://cnhindustrial.com/behindthewheel
Thanks to the rise of new technologies such as Virtual Reality and the increasing capacities of High Performance Computing (HPC), the days of crash test dummies and costly physical prototypes are becoming a distant memory in the automotive and capital goods sectors. The CNH Industrial Design Analysis & Simulation department works internationally, collaborating on the early stages of product development and engineering to map out new agricultural machinery, construction equipment, commercial vehicles and powertrains years before the final products arrive in the marketplace.
The latest episode of CNH Industrial’s Behind the Wheel web series takes you backstage, following the two central teams in Italy and the USA as they take us through the different elements of their work. The main simulations we see in the episode are: crashworthiness, safety, soil and crop modeling, ergonomics and vehicle dynamics.
It takes a great deal of computing power to develop the highly complex simulations required to view and manipulate every element of a machine. This entire process is enabled by the Company’s global network of HPC servers located around the world.
Watch how CNH Industrial uses Virtual Reality to map out machines that don’t yet exist, test out an infinite number of variables and determine the safety and comfort of hypothetical drivers and passengers – all without being together in the same physical location.
https://www.youtube.com/watch?v=dcYwlg1UxQM&t=9s
CRIT, il broker tecnologico a servizio dell’Open Innovation
Intervista al Direttore Generale di CRIT, Marco Baracchi, apparsa sull’e-magazine SPS Real Time
Originalmente pubblicato da Franco Canna in: CRIT, il broker tecnologico a servizio dell’Open Innovation
Diciassette anni fa – correva l’anno 2000 – 14 imprenditori, tutti con importanti Centri di Ricerca e Sviluppo situati in Italia, hanno deciso di fondare una società il cui obiettivo era favorire il benchmarking e lo scambio di best practices tecnologiche tra imprese che operano in settori diversi.
Nasce così a Vignola, nel cuore dell’Emilia Romagna, CRIT: realtà che lavora per supportare le imprese interessate nell'innovazione tecnologica di prodotto e di processo e per agevolare il trasferimento tecnologico tra il mondo della Ricerca e il mondo Industriale.
Oggi CRIT ha una struttura composta da 12 dipendenti, per la maggioranza ingegneri o laureati in materie tecnico-scientifiche, e offre servizi di scouting tecnologico, innovazione collaborativa e fund raising per l’innovazione a tutte le imprese interessate. I soci proprietari di CRIT sono 26 imprese: Alstom, Beghelli, Caprari, Carpigiani, Cefla, Cineca, CMS, CNHi, Corghi, Datalogic, Ducati Energia, Ferrari, G.D, Gruppo Fabbri, IMA, ITM, Rossi, Sacmi, SCM, Selcom, Sitma, System, Technogym, Tetra Pak, Walvoil, WAM.
Il CRIT è Centro per l’Innovazione della Rete Alta Tecnologia, accreditato dalla Regione Emilia Romagna, membro di EFFRA (European Factories of the Future Research Association) e di SPIRE (Sustainable Process Industry through Resource and Energy Efficiency), i partenariati pubblico-privato integrati nei programmi di finanziamento di Horizon 2020 per i temi che riguardano le tecnologie della fabbrica del futuro e l’ottimizzazione energetica delle risorse e dei processi in otto diversi comparti industriali. CRIT inoltre gestisce il progetto Adaptive Manufacturing all’interno del Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente.
Alfiere della Open Innovation, da qualche anno CRIT è anche membro del Comitato Tecnico Scientifico della fiera SPS Italia. Abbiamo così avuto l’opportunità di incontrare Marco Baracchi, Direttore Generale della società, per parlare con lui di ricerca e innovazione.
In questi anni il contesto economico nel quale operate è profondamente mutato. Come stanno cambiando le vostre attività e la vostra mission?
In effetti il CRIT è stato un precursore in molte sue attività rispetto alla consapevolezza che per innovare, l’impresa, necessita di know-how provenienti dall’esterno. La complessità crescente delle nuove tecnologie e la velocità di sviluppo delle stesse, richiedono l’apertura e la collaborazione con il mondo esterno anche per le attività di R&D, non per niente si parla sempre più dell’importanza dell’Open Innovation.
Le attività del CRIT supportano l’impresa nel trovare la tecnologia giusta e il partner più adatto per realizzare queste innovazioni. Se nel 2000 il problema delle imprese era trovare le informazioni su ciò che già esisteva nel mondo esterno, oggi il problema è districarsi nella enorme quantità di informazioni disponibili a tutti. Noi ci siamo specializzati, anche grazie all’utilizzo di piattaforme professionali e strumenti dedicati, nel far risparmiare tempo alle imprese per analizzare le informazioni disponibili ed essere efficaci nel selezionare e sintetizzare quelle sole che davvero sono di utilità per risolvere lo specifico problema tecnologico.
Negli anni il CRIT ha messo a disposizione queste competenze a sempre più industrie, indipendentemente dal fatto che siano suoi soci o no. La missione quindi non è cambiata, sono cambiate e migliorate le attività, gli strumenti e le competenze che abbiamo a disposizione.
Qual è il valore aggiunto dell'innovazione collaborativa?
Anche la sensibilità per l’innovazione collaborativa è cambiata e aumentata in questi anni. Da sempre organizziamo incontri, seminari, tavoli di lavoro nei quali le aziende possono confrontarsi sulle best practices tecnologiche e organizzative, chiarendo dubbi e acquisendo informazioni di elevata qualità in brevissimo tempo grazie al clima di fiducia che si è instaurato in questi anni tra le imprese del nostro network.
Negli ultimi 2 anni abbiamo avviato anche un’attività di Problem Solving Collaborativo, in cui gruppi di 3 imprese affrontano problemi concreti e specifici di una di loro attraverso un’attività strutturata e guidata dal CRIT. Le idee e le soluzioni provenienti da tecnici che hanno esperienza in altri settori si sono dimostrare di grandissimo valore e hanno portato a innovazioni inaspettate.
Ricordiamo anche che alcune imprese CRIT hanno deciso già alcuni anni fa di costituire un laboratorio industriale interaziendale, finalizzato alla soluzione di problemi specifici nell’automazione industriale, il LIAM (Laboratorio Industriale Automazione Macchine per il packaging).
Quali sono i principali filoni di ricerca che state seguendo oggi? Avete qualche progetto attivo in ambito Industria 4.0?
Tutte le tecnologie che ruotano alla cosiddetta Industria 4.0 sono state oggetto di nostra indagine e di studio dettagliato. In particolare sul tema dell’Additive Manufacturing e sull’Intelligenza Artificiale: abbiamo realizzato i primi 2 scouting tecnologici non destinati a un cliente specifico, ma a disposizione di tutte le aziende interessate ad approfondire queste due tematiche. Nel corso del 2016 abbiamo inoltre attivato un nuovo servizio chiamato Assessment Industry 4.0, per aiutare la singola impresa a capire se e quale delle tecnologie che ruotano intorno a questa nuova rivoluzione industriale possono portare valore nel suo specifico caso e realizzare quindi una roadmap per implementarle in azienda.
Il CRIT è inoltre attivo su altre tematiche tecnologiche, anche molto differenti tra loro: i metalli amorfi, le superfici autolubrificanti e autopulenti, le tecnologie di Energy Harvesting, le tecnologie laser, i wearable per applicazioni industriali, le batterie e molti altre. Siamo anche partner di alcuni nostri clienti all’interno di loro progetti di ricerca: in uno di questi stiamo ad esempio supportando SACMI per migliorare l’efficienza energetica di loro macchine e impianti.
CRIT è presente nel comitato tecnico scientifico della fiera SPS Italia. Dal punto di vista dei contenuti, cosa vi aspettate dalla prossima edizione?
Come membro del comitato scientifico di SPS Italia, ho notato negli ultimi anni un innalzamento del contenuto tecnico negli interventi dei convegni, a discapito degli aspetti commerciali, che ognuno può giustamente approfondire presso gli stand. In particolare quest’anno ho grandi aspettative riguardo ai temi della Robotica, dei sistemi di visione e dell’Industrial Internet of Things: temi già molto conosciuti ma su cui ci aspettiamo interessanti novità dai principali fornitori di tecnologia, vista la rapida evoluzione del settore e il crescente interesse dei potenziali utilizzatori. Anche il tema di come le nuove tecnologie, in particolare quelle legate a Industria 4.0, possano aiutare i costruttori di macchie e impianti a trasformarsi da venditori di prodotti a fornitori di servizi penso possa essere di estremo interesse per i visitatori della fiera. Tanti costruttori si stanno interrogando su questo tema e il contributo dei fornitori di automazione è sicuramente fondamentale.
Donald Norman, il guru della Silicon Valley, ospite di System e CRIT
Il guru della Silicon Valley Donald Norman ha fatto tappa alla System di Fiorano per parlare dell’interazione uomo-macchina nel digital manufacturing in un incontro organizzato da CRIT per le aziende socie.
Le innovative metodologie di produzione e l’automazione sempre più intelligente, se attuate nella maniera giusta, possono favorire il lavoro di squadra tra uomo e macchina. La quarta rivoluzione industriale è concentrata sull’uomo e riguarda il rendere unico il prodotto per ogni consumatore. La mass customization è l’obiettivo centrale della manifattura digitale.
Molti sono stati i punti sollevati durante il colloquio con le aziende presenti. Un dialogo aperto, nel corso del quale Norman ha toccato molti temi che riguardano da vicino il futuro prossimo dell’industria: intelligenza artificiale, sistemi adattivi, additive manufacturing, gestione intelligente della supply chain in risposta all’incremento della competitività dei mercati emergenti, l’impatto dei dispositivi consumer (tablet e smartphone) nel mondo industriale.
Tutto però ruota intorno alle persone, alla cultura e alla formazione dei progettisti. Il nuovo approccio che i nativi digitali trasferiranno all’ingegneria sarà la chiave di volta per abilitare il vero cambio di passo. In questo contesto le scuole e le università hanno il dovere di rispondere in maniera efficace mettendo a disposizione dei nuovi progettisti gli strumenti tecnologici e le conoscenze di psicologia, sociologia e design che gli permettano di immergersi nella situazione e pensare in maniera differente.
Il mondo sta cambiando, occorre innovare. L’Italia resta un centro di eccellenza per il design e giocherà un ruolo di primo piano nella quarta rivoluzione industriale.
Video: Donald Norman, il guru della Silicon Valley, ospite di System e CRIT