Progetti
Successo per il Client-supplier Day di CRIT
Grande partecipazione all'evento di Crit "Client-Supplier Day. Fornitori di eccellenza e progetti di innovazione" presso Villa Guastavillani, sede della Bologna Business School. L’incontro, a cui hanno partecipato 115 persone appartenenti a 60 diverse aziende, ha puntato l'attenzione sulle opportunità di innovazione e sulle modalità di promozione di nuove relazioni all’interno del Network Crit (aziende socie, fornitori accreditati, soggetti esterni).
La giornata è stata aperta da un intervento di Paolo Barbieri, docente del corso di Strategia e Gestione del sistema del Valore dell’Università di Bologna, sul tema "L’integrazione dei fornitori nei percorsi di innovazione: strategia, opportunità e rischi".
A seguire e per tutto il corso della giornata, ogni fornitore accreditato Crit, attraverso una breve presentazione, ha illustrato ai partecipanti un proprio progetto innovativo o un’applicazione tecnologica realizzata. Le presentazioni hanno interessato quattro differenti aree tematiche: Materiali e Tecnologie di Process, Information and Communication Technology per l'industri, Sensoristica, Elettronica e Automazione Industrial, Componentistica e servizi per l’industria.
Crit, azienda specializzata nello scouting tecnologico e nella realizzazione di servizi per l’innovazione collaborativa, ha costituito nel 2005 il Network Fornitori Accreditati, rete di imprese costituita dai fornitori di eccellenza delle aziende socie Crit, con lo scopo di favorire la sinergia tra le aziende e la realizzazione di attività e progetti innovativi.
Fonte: http://www.emmeweb.it/it/successo-per-il-client-supplier-day-di-crit.html
Immagini correlate:
L’automazione industriale ed il Quinto Elemento: un colloquio con Daniele Vacchi, Corporate Communications IMA
D: L’automazione industriale, il mondo delle macchine automatiche e l’uomo: come si compongono in modo armonico questi due elementi apparentemente così contrastanti?
R: Nella realtà industriale contemporanea, dove ormai le tecnologie sono diventate complesse e sempre più integrate, anche l’industria della automazione meccanica ha necessariamente dovuto rivedere i termini della propria definizione e trovare un nuovo paradigma di riferimento.
L’ingegneria meccanica, intesa storicamente e tradizionalmente come fondamento primario a cui attingere le conoscenze nell’ambito della industria della automazione, è un concetto che non riesce più, da solo, a descrivere le realtà multiforme della meccanica tradizionale. Da tempo, infatti, è stato necessario acquisire ed integrare nella ingegneria meccanica anche il dato “elettronico”, generando una nuova disciplina, la Meccatronica: parola non facilmente accettata dagli stessi ingegneri meccanici, ritenendola una definizione artificiosa in cui l’elettronica resta sempre e soltanto una integrazione in aggiunta ad una disciplina di per se autonoma e fondante.
Di fatto, è innegabile che in un ambiente industriale complesso debbano confluire competenze diverse, quattro elementi derivanti da discipline differenti ma inevitabilmente complementari: la Chimica, la Fisica, l’Ingegneria, l’Informatica.
Recentemente, sono stato quasi costretto a dover rielaborare questo quadro multidisciplinare alla luce di una visione olistica e più vicina alla realtà del mondo di oggi. I quattro elementi basilari della cultura ingegneristica nella meccanica devono saper tenere conto anche di quello che possiamo chiamare il “Quinto Elemento”, cioè l’elemento “Uomo”, la componente umana ed individuale che porta all’interno dell’impresa un contributo intangibile ma concreto e che va ad influenzare l’intera filiera produttiva, dall’impresa all’utente finale.
Sono giunto a questa riflessione in occasione di una visita recente di una delegazione internazionale composta da designer provenienti da diversi paesi del mondo, organizzata presso uno dei nostri stabilimenti. Una di loro, rappresentante di un gruppo di aziende dal Giappone, nell’osservare uno dei prodotti creati dalle nostre macchine, mi ha fatto notare come fosse evidente e percepibile in modo molto chiaro nel nostro metodo di lavoro e nelle nostre macchine, un elemento nuovo, diverso e profondo che emerge dal nostro modo di lavorare. E’ l’elemento umano, motivante, emozionale, non misurabile, che ha il potere di agire da legante e propulsore allo stesso tempo su tutto il sistema produttivo e sull’approccio che noi abbiamo adottato negli ultimi anni. Il quinto elemento è l’elemento che, una volta incorporato nel sistema, porta con sé il anche valore aggiunto rappresentato dall’orgoglio dell’imprenditore nel portare a compimento un lavoro mettendo insieme competenze diverse. Non sarebbe possibile integrare conoscenze così diversificate tra di loro se l’azienda non avesse una organizzazione di tipo bottom-up, che si genera dalle competenze dei singoli e le unifica, valorizzandole, in un sapere omogeneo e condiviso. Nell’epoca in cui viviamo, sarebbe impossibile concepire un sistema di produzione dei macchine automatiche o un qualsiasi sistema di tecnologie per l’automazione industriale partendo da una imposizione predisposta dall’alto, di tipo top-down, con la pretesa di imporre metodi e tempi prefissati per svolgere un lavoro, controllando il sistema secondo un modello arcaico e non flessibile come quello della catena di montaggio, in cui tutto si svolge in modo impersonale e rigido, con una componente umana relegata al controllo del lavoro degli altri. Questo modello è anacronistico ed improponibile oggi.
D: Qual è la sua visione di azienda moderna?
R: Oggi la priorità nelle esigenze di un’azienda è nella possibilità di disporre di squadre di persone competenti capaci di discutere e risolvere problemi complessi all’interno di un quadro multidisciplinare, integrato e flessibile. L’imprenditoria regionale si sostiene molto su queste caratteristiche, potendo anche fare affidamento su un contesto che è molto fortemente caratterizzato dalla consapevolezza di possedere delle capacità di collaborazione tra singoli molto forte e culturalmente radicata.
Queste sono le caratteristiche che vengono colte a prima vista dall’esterno quando le nostre aziende vengono visitate: molto spesso riceviamo scolaresche accompagnate dai rispettivi insegnanti, i quali alla fine delle visite guidate ci domandano con una certa sorpresa come mai si vedono molte macchine e poche persone, probabilmente pensando all’archetipo dell’azienda che utilizza operai che lavorano in modo automatico, quasi come delle macchine . Le persone non riescono a capacitarsi del fatto che il lavoro di fabbrica, inteso nel senso tradizionale e storico del termine, è profondamente cambiato: la figura dell’operaio inteso come persona che lavora faticando per eseguire un lavoro ripetitivo e severamente regimentato in una catena di montaggio è una figura obsoleta, che appartiene ad una visione ormai sorpassata del lavoro in un’azienda manifatturiera. La fatica umana è stata soppiantata dal lavoro delle macchine. L’elemento umano viene mantenuto nella sua locuzione più nobile del termine: le persone di cui abbiamo bisogno sono persone capaci di mettere a disposizione conoscenze che siano complementari e integrabili all’interno di gruppi di lavoro complessi, flessibili e variegati. L’automazione la lasciamo fare alle macchine, l’uomo porta la conoscenza emotiva, l’intuizione, la fantasia e la capacità di integrare i diversi pezzi di competenze per la risoluzione di problemi complessi all’interno di un insieme articolato come quello rappresentato da un ambiente industriale. Quando ci chiedono il motivo per cui nelle nostre fabbriche mancano operai, ci rendiamo conto del fatto che esiste una grande mancanza di consapevolezza nel sistema sociale e nel sistema formativo su cosa sia oggi la manifattura moderna. (altro…)
Rapporto Tracking Clean Energy Progress 2014 IEA: le sfide del settore industriale
La International Energy Agency IEA ha recentemente pubblicato il rapporto Tracking Clean Energy Progress 2014, nel quale si esaminano i progressi ottenuti nello sviluppo e nell’applicazione delle tecnologie chiave per la produzione di energia pulita. Il rapporto parte dalle premesse delineate nello scenario di sviluppo Technology Energy Perspectives 2°C: per raggiungere un sistema energetico sostenibile a livello globale entro il 2050, è necessario che lo sviluppo delle tecnologie chiave non si discosti in maniera sostanziale dagli obiettivi intermedi per il 2025 stabiliti dallo scenario stesso. Il rapporto traccia quindi un quadro dettagliato di ogni tecnologia riferita a diversi settori (industria, costruzioni, trasporti, ecc.), evidenziando in casi in cui il relativo sviluppo è in linea con i target stabiliti e quelli in cui, al contrario, è necessario intraprendere azioni correttive.
Tendenze generali.
Per quanto riguarda lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, dal rapporto emerge che la diffusione del solare fotovoltaico (PV),dell’ energia eolica e dei veicoli elettrici (EV) sono ancora in rapido aumento, ma i loro tassi di crescita stanno rallentando. D’altro canto, la crescita della produzione di energia elettrica ottenuta dal carbone è superiore a quella di tutti i combustibili non fossili combinati; la produzione di energia nucleare è stagnante; lo sviluppo delle tecnologie per la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS) rimane troppo lento. Queste tendenze riflettono un insufficiente impegno politico e finanziario per la sostenibilità a lungo termine del sistema energetico globale. Il rapporto Tracking Clean Energy Progress 2014 offre quindi raccomandazioni specifiche ai governi su come implementare l’adozione delle tecnologie chiave e favorire lo sviluppo di un sistema energetico sostenibile.
Le sfide del settore industriale.
Il settore dell’industria, secondo il rapporto, presenta alcuni progressi per quanto riguarda l’efficienza energetica, ma per rientrare nei target previsti dallo scenario il consumo di energia dovrebbe essere tagliato del 25% e le emissioni dirette di CO2 del 17% entro il 2025.
Le raccomandazioni politiche espresse dall’IEA per rientrare nel target possono essere così riassunte:
- Promuovere un’ampia applicazione delle migliori tecnologie disponibili (Best Available Tecnologies BATs) al fine di superare le sfide relative a lenta capacità di rotazione delle scorte, elevati costi di abbattimento, fluttuazione della disponibilità delle materie prime. Al contempo, limitare i rischi di perdita di competitività legati al "carbon leakage", ovvero il trasferimento delle attività produttive da paesi con stringenti normative ambientali verso paesi non soggetti ad analoghe restrizioni sulle emissioni di carbonio.
- Supportare adeguati programmi di ricerca e sviluppo al fine di portare alla maturità le nuove tecnologie a bassa emissione di carbonio in grado di incrementare l’impiego di materie prime di minor valore (es. biomasse da residui agricoli, rifiuti, ecc.); portare inoltre ad una fase di dimostrazione e sviluppo avanzata tutte le tecnologie emergenti che comportano una riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, comprese le tecnologie CCS.
- Promuovere la “technology capacity building” nelle economie emergenti, ovvero la capacità di raggiungere i propri obiettivi di sviluppo tecnologico ed economico in una maniera sostenibile.
Il pdf del rapporto è scaricabile gratuitamente al seguente link.
User Experience Design per l’industria: le prime giornate di formazione
PRESOURCE Final Conference “Resource Efficiency in Central European SMEs: Opportunity or Challenge?”
Resource efficiency has become a central topic when evaluating the current state of manufacturing industries. In fact, the former European Commission (2010-2014) had already selected ‘Resource efficient Europe’ as one of the seven Flagship Initiatives of the Europe 2020 strategy in order to guarantee sustainable growth. CRIT is already involved in REEMAIN project, which aims to develop and demonstrate a methodology to boost the efficiency of both energy and material resources.
When evaluating the cost structure for European Manufacturing SMEs, Material resources appears to be the most significant cost. In fact, a German study showed how material resources’ more than double human resources’ costs in German Manufacturing SMEs [1][2].
Moreover, the new EU members, most of them in Central Europe, turn out to be the less resource-efficient ones, as it is shown in a recent survey carried out by the EEA [3]. Because of that, a sensible decision is to be made in order to foster Resource Efficiency, which helps achieving greater competitiveness.
However, the main barriers that European companies deal with, specially SMEs, are on the one hand, the unawareness related to their resource consumption, and on the other hand, the lack of financing opportunities to improve resource efficiency in their plants. [3]
PRESOURCE Project, financed by the CENTRAL EUROPE European Union programme, aims to foster Resource Efficiency in European Manufacturing SMEs at diverse levels: by improving in-house capacity, improving knowledge related to risk sharing and SMEs eco-innovation financing, and improving framework conditions that involve actively the related stakeholders.
ENEA, the Italian National Agency for New Technologies Energy and Sustainable Economic Development, is one of the participating partners in PRESOURCE. Thanks to their LCA & Ecodesign Laboratory, with headquarters in Bologna, ENEA has helped the PRESOURCE consortium to develop methodologies and tools to promote Life Cycle Assessment and Ecodesign.
PRESOURCE project, which kicked off on June 2012, will host a Final Conference in Berlin the next 12th and 13th November 2014. The Agenda can be consulted here. The participation is free for all interested parties. Registration can be directly be done here.
References:
[1] Institut fur Mittelstandsforschung Bohn (Institute for SME Research Bohn)
[2] Daniel de Graaf, SPIN (Sustainable Production through Innovation in SMEs) Country Report from Germany http://spin-project.eu/downloads/Contryreport_DE.pdf
[3] Presource Project Brochure http://www.presource.eu/presource_flyer_final2.pdf
Alla scoperta delle applicazioni innovative in ambito robotico: il network CRIT visita gli stabilimenti tedeschi di Kuka e BMW
[caption id="attachment_4133" align="alignleft" width="300"] Visita stabilimento BMW di Dingolfing (Germania)[/caption]
Gli scorsi Mercoledì 22 e Giovedì 23 Ottobre alcune aziende del network CRIT hanno partecipato a un Tecno Tour intitolato “Sviluppo prodotto e applicazioni innovative in ambito robotico Kuka e BMW” presso Ausburg e Monaco (Germania). Il tecno tour è stato organizzato da CRIT in collaborazione con KUKA, azienda leader nella progettazione e sviluppo di sistemi robotizzati e appartenente al Network Fornitori Accreditati CRIT. Durante i due giorni sono state mostrate alcune delle soluzioni e applicazioni innovative che KUKA sta sviluppando in ambito robotico. È stato inoltre possibile visitare lo stabilimento BMW di Dingolfing dove i robot Kuka sono utilizzati in linea di montaggio.
Di seguito le tappe salienti del Tecno Tour:
Sviluppo prodotto e applicazioni innovative in ambito robotico
- Visita allo stabilimento e all’area produttiva
- Presentazione attività Kuka Roboter, Systems e Laboratories
- Processo di sviluppo prodotto in Kuka
- Applicazioni innovative in campo robotico
Visita a Kuka Laboratories
- Prodotti e applicazioni innovative in campo robotico
- Il LightWeightRobot, il primo robot di servizio industriale (Case Studies)
- Visita alla Linea di produzione del LightWeightRobot
- Visita di Kuka Systems
Visita guidata allo stabilimento produttivo BMW AG.
L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi direttori tecnici, responsabili tecnici elettrici e dell’automazione, responsabili R&D delle aziende del network CRIT.
[caption id="attachment_4134" align="aligncenter" width="300"] Sistema Robotizzato KUKA[/caption]
CRIT entra a far parte del Comitato Scientifico di SPS IPC Drives Italia
CRIT è entrata a far parte del Comitato Scientifico di SPS IPC Drives Italia, la fiera annuale che riunisce fornitori e produttori del mondo dell’automazione industriale coprendo l’intera gamma di prodotti del settore, dai componenti elettrici ai sistemi completi, incluse soluzioni di automazione integrata.
SPS IPC Drives Italia, sorella della tedesca SPS IPC Drives, da oltre vent'anni la manifestazione di riferimento dell’automazione industriale in Germania e in Europa, è la fiera annuale, organizzata da Messe Frankfurt Italia, che riunisce fornitori e produttori del mondo dell’automazione industriale, affermandosi come importante punto di riferimento per il panorama italiano. Fiera di soluzioni e non solo di prodotti, si caratterizza per la presenza di tutti i principali fornitori di componenti e sistemi per l'automazione e per l'attenzione posta alle soluzioni tecnologiche e alla divulgazione delle applicazioni realizzate nei vari settori industriali.
Il progetto di SPS IPC Drives Italia trae linfa da un Advisory Panel composto da aziende di primissimo piano, e da un Comitato Scientifico, nel quale sono coinvolti i responsabili di automazione, di utilizzatori finali e di costruttori di macchine provenienti dalle maggiori realtà produttive italiane.
Dopo il successo ottenuto con la quarta edizione, che si è conclusa con una crescita del 17% di visitatori pari a 21.128, SPS IPC Drives Italia si prepara al suo quinto appuntamento, che si terrà a Parma dal 12 al 14 maggio 2015.
Commissione Europea e PMI: i risultati delle prime selezioni
Il 18 giugno scorso si è chiusa la prima data per la presentazione dei progetti relativi allo strumento dedicato alle PMI del programma Horizon2020, in particolare per la selezione nell'ambito della la prima Prima Fase di partecipazione. Ricordiamo infatti, che questo strumento prevede la possibilità di presentare proposte progettuali articolate in due fasi, in diversi momenti dell’anno.
Superata questa data di selezione, che da tempo molti degli addetti ai lavori stavano aspettando per poter prima presentare proposte e poi valutare i risultati delle selezioni dei progetti presentati, è arrivato il momento di condividere alcune riflessioni e di valutare da un punto di vista più pragmatico gli sviluppi di questa fase iniziale, che ha finalmente inaugurato lo strumento e fungere anche da punto di riferimento per elaborare le strategie da adottare nel prossimo futuro.
Lo spunto per alcune riflessioni ci viene fornito dalle notizie che vengono pubblicate sul sito di Horizon2020 della Commissione Europea. (altro…)
Il Club degli Innovatori fa tappa in Cms
Giovedì 11 settembre alle ore 14:30 la CMS di Marano, azienda aderente al Club degli Innovatori e che opera nel settore delle costruzioni meccaniche e delle lavorazioni conto terzi, ospita una visita aziendale e un successivo tavolo di lavoro per approfondire il tema dell'innovazione.
L'azienda presenterà l'assetto e le strategie generali della propria divisione di innovazione, e illustrerà una soluzione interna applicata al proprio reparto di montaggio. Al termine del tour aziendale sarà poi la volta di un tavolo di discussione che tra le altre cose spiegherà le linee guida per la compilazione di un piano per l'innovazione con obiettivi, risorse, competenze, rischi, processi e indicatori di fattibilità.
«Innovare per Cms è una priorità», commenta Fabrizio Nardini, responsabile della divisione Ricerca e sviluppo dell'azienda di Marano. «Proprio per questo dal 2012 l'azienda ha potenziato le attività di ricerca e sviluppo, già in essere da anni, creando una nuova divisione, Ri.Lab, con la funzione di essere un'elemento di collegamento concreto tra la ricerca e le esigenze dei nostri clienti e le opportunità di migliorare i processi e le tecnologie. La nostra adesione al Crit e al Club degli innovatori ci permette di condividere esperienze e progetti con altre aziende, che percepiscono l'importanza della ricerca e del condividere le conoscenze per progredire come comunità a livello tecnologico.
Nell'evento dell'11 settembre presenteremo un progetto molto innovativo in termini di cablaggio, che rappresenta perfettamente il nostro modo di approcciarci al lavoro e alla ricerca, in modo concreto e fornendo soluzioni nuove e competitive a problematiche complesse».
Horizon 2020 per le Imprese Manifatturiere: Focus su NMP – Nanotechnologies, Advanced Materials and Production
Il prossimo Giovedì 18 settembre 2014 - ore 14.30-17.30 nella sede di CRIT a Vignola (MO) , verranno illustrate le opportunità offerte da Horizon 2020 sul tema NMP - Nanotechnologies, Advanced Materials and Production per il biennio 2014-2015.
Horizon 2020 è il nuovo programma di finanziamento dell'Unione Europea per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2014 - 2020. Oltre a stimolare la ricerca eccellente in Europa, il programma si propone di accrescere la competitività delle imprese, in particolare PMI. L’incontro intende presentare, nello specifico, le opportunità offerte dai nuovi bandi per il biennio 2014-2015 sul tema NMP nei tre pilastri in cui si articola Horizon 2020: Eccellenza Scientifica, Leadership Industriale, Sfide Sociali. Saranno illustrate la struttura e le regole di partecipazione, i servizi e le competenze a supporto del territorio e la testimonianza di un’impresa beneficiaria. L’evento, realizzato nell’ambito dell’iniziativa Dai Distretti Produttivi al Distretti Tecnologici - 2, è finanziato da Regione Emilia Romagna e dal Ministero dello Sviluppo Economico, ed è organizzato da ASTER con la collaborazione di CRIT.
- ore 14.30 – Registrazione
- Introduce e modera i lavori Paolo Canonico – ASTER, Cabina di regia Distretti 2
- Horizon 2020 e i servizi a supporto della partecipazione delle imprese in Emilia-Romagna -Alessandra Borgatti – ASTER, Responsabile Sportello APRE Emilia-Romagna
- L’esperienza di un’impresa nel Programma Quadro - Stefano Minguzzi - R&D Financial & Project Management di Marposs Spa
- NMP in Horizon 2020 - Martina Desole - National Contact Point NMP di APRE, Agenzia per la promozione della ricerca europea
- Domande dalla sala
- ore 17.30 – Chiusura lavori
Iscrizione on line: http://www.aster.it/eventi/horizon2020_nmp.htm
Client/Supplier Day 2014, online i video della giornata
Sul sito CRIT sono disponibili i video del Client/Supplier Day – Progetti Innovativi dal Network Fornitori Accreditati di Crit Research, che si è svolto lo scorso martedì 8 Aprile presso il Museo del Patrimonio Industriale.
L’incontro, a cui hanno partecipato 94 persone appartenenti a 55 aziende diverse, è stato finalizzato a stimolare opportunità di innovazione e a promuovere nuove relazioni all’interno del Network CRIT (Aziende Socie, Fornitori Accreditati, Soggetti esterni).
Ogni Fornitore Accreditato, attraverso un breve presentazione di 5 minuti, ha illustrato ai partecipanti un proprio progetto innovativo o un’applicazione tecnologica realizzata.
Federico Corradini: «Modena è pronta all’industria del futuro»
La manifattura è in rapida evoluzione. Tecnologia informatica e crisi economica stannopreparando il mondo a una svolta epocale. Le fabbriche del ventunesimo secolo dovranno fare sempre di più i conti con "big data" e robotizzazione. Questo scenario evolutivo, non più e non solo una semplice suggestione confinata all’accademia, è stato presentato da Confindustria Modena attraverso un convegno "La quarta rivoluzione industriale - Lo scenario evolutivo del manifatturiero italiano" organizzato in collaborazione con CRIT.
EmmeWeb ne ha approfittato per intervistare un esperto del settore, il presidente di CRIT Federico Corradini.
Leggi l'intervista su: http://www.emmeweb.it/it/lindustria-del-futuro-in-un-convegno-di-confindustria-modena.html
Workshop CRIT a R2B: L’Innovation Management nelle PMI
Innovare è un fattore critico di competitività e successo, sia nelle aziende di grandi dimensioni che nelle PMI. In questo contesto il processo di gestione dell’innovazione aziendale sta assumendo un’importanza sempre maggiore; l’innovazione tecnologica diventa il risultato di una programmazione e di un processo di controllo, cioè della messa a punto della strategia tecnologica aziendale e dell’introduzione di un processo di Innovation Management adeguato.
Benefici: Nel corso del workshop saranno trasmessi i modelli, gli strumenti operativi e le best practice che servono per agire consapevolmente nel contesto della gestione dell’innovazione.
Per maggiori informazioni: L'Innovation Management nelle PMI 4 Giugno 10.00 | 11.00 Arena R2B - Pad. 33 A cura di CRIT srl