Commissione Europea e PMI: i risultati delle prime selezioni
Il 18 giugno scorso si è chiusa la prima data per la presentazione dei progetti relativi allo strumento dedicato alle PMI del programma Horizon2020, in particolare per la selezione nell'ambito della la prima Prima Fase di partecipazione. Ricordiamo infatti, che questo strumento prevede la possibilità di presentare proposte progettuali articolate in due fasi, in diversi momenti dell’anno.
Superata questa data di selezione, che da tempo molti degli addetti ai lavori stavano aspettando per poter prima presentare proposte e poi valutare i risultati delle selezioni dei progetti presentati, è arrivato il momento di condividere alcune riflessioni e di valutare da un punto di vista più pragmatico gli sviluppi di questa fase iniziale, che ha finalmente inaugurato lo strumento e fungere anche da punto di riferimento per elaborare le strategie da adottare nel prossimo futuro.
Lo spunto per alcune riflessioni ci viene fornito dalle notizie che vengono pubblicate sul sito di Horizon2020 della Commissione Europea.
Alla data di scadenza, sono pervenute alla commissione 2666 proposte progettuali: tra queste 155 proposte presentate da PMI da 21 paesi diversi riceveranno un finanziamento pari a 50,000 Euro per realizzare uno studio di fattibilità ed il diritto a ricevere un periodo gratuito di business mentoring di tre giorni per ricevere la formazione necessaria a sviluppare la propria strategia di innovazione (Fonte: http://ec.europa.eu/easme/SME-instrument-celebrates-first-great-success-after-first-cut-off-date_en.htm).
Era stata preannunciata una selezione particolarmente severa, con criteri molto rigidi e con lo scopo finale di premiare progetti con alto tasso di innovazione ed idee con alte probabilità di entrare nel mercato in tempi brevi. Allo stato attuale, possiamo analizzare alcuni numeri che sono stati pubblicati nei giorni scorsi.
Dal grafico riportato qui di seguito, si può vedere che tra i paesi che hanno partecipato a questa prima Call, la Spagna è il paese che ha partecipato con più successo, ottenendo il finanziamento di 39 progetti. Seguono Regno Unito, con 26 progetti finanziati, l’Italia con 20 progetti, la Germania (11), Irlanda (10) e Francia.
[caption id="attachment_4108" align="alignnone" width="514"] Fonte: http://ec.europa.eu/easme/SME-instrument-statistics-for-the-first-cut-off-date-of-phase-1-released.htm[/caption]
Ad una lettura veloce, questi dati sembrerebbero incoraggianti poiché siamo al secondo posto tra i paesi elencati. In realtà, dietro questi numeri vanno considerate anche le percentuali di successo di ciascun paese, calcolate in base al numero totale di proposte presentate. Ed a questo proposito i dati sono meno incoraggianti. La percentuale di successo (proposte finanziate/proposte presentate) rende l’idea di quanto realmente ciascun paese abbia partecipato con successo e con efficacia alla selezione.
Il valore più alto spetta all’Irlanda, con un tasso di successo del 20%, seguita dall’Austria (14,81%), Regno Unito (11,21%), Israele (10, 26%) e Spagna (9,29).
L’Italia appare soltanto al 15° posto, con un tasso di successo pari a 4,59%, avendo partecipato presentando il numero più alto di progetti rispetto agli altri paesi (436) ed avendo ricevuto finanziamenti soltanto per 20 progetti presentati.
[caption id="attachment_4109" align="alignnone" width="524"] (Fonte: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-876_en.htm?locale=en)[/caption]
[caption id="attachment_4110" align="alignnone" width="528"] (Fonte: http://impresamia.com/dalla-home-page/34406-ue-pmi-primi-risultati-bando-sme-instrument.html)[/caption]
I numeri nei grafici rappresentano un punto di partenza per una auto analisi sui motivi per cui il nostro paese non riesce a raggiungere percentuali di successo maggiori. Il dilemma resta quello che da sempre ha caratterizzato la nostra performance nei rapporti con l’Europa: l’Italia presenta proposte poco competitive, oppure le idee non sono presentate in modo opportuno,?
Alcune indicazioni sui motivi per cui la maggior parte delle proposte presentate nel primo turno dello strumento PMI sono state bocciate, arrivano proprio dalla Executive Agency for Small and Medium-sized Enterprises (EASME) della Commissione Europea, che sul proprio sito spiega in sei punti le ragioni per cui la selezione è stata così rigida (Fonte: http://ec.europa.eu/easme/sme-instrument-6-lessons-learnt-from-the-first-evaluation_en.htm).
Da quanto si legge, si può dedurre che:
- Le proposte sono state molto focalizzate sull’idea progettuale piuttosto che sulla possibilità di mercato
- Non si riesce ad essere convincenti nel descrivere se stessi e a spiegare le ragioni per cui la propria idea è un’idea di successo, e si trascura la descrizione dei potenziali concorrenti
- Non si forniscono informazioni sufficienti sulle soluzioni presentate dalla concorrenza
- Si presentano idee con un basso contenuto di innovazione e si tende a presentare proposte sullo sviluppo di prodotti che sono già sul mercato
- Si propongono idee senza pianificare una fase per la loro commercializzazione
- Si presenta una proposta confidando nella fortuna
La prossima data di scadenza per la presentazione di proposte per la prima fase dello strumento PMI di Horizon202o sarà il 24 Settembre. Speriamo che questa prima prova sia stata utile almeno per renderci più consapevoli del fatto che possiamo migliorare. La domanda è: come?