CRIT Insight: l’Additive Manufacturing nei processi produttivi tra innovazione e service, la visione di Mark One
Ritorna la rubrica CRIT Insight in un approfondimento delle tecnologie di Additive Manufacturing, dei suoi limiti e pregi nel contesto industriale attuale secondo l'esperienza di Marco Zani, Fondatore e CEO di Mark One, realtà del Network Fornitori Accreditati che sviluppa e produce stampanti 3D.
La stampa 3D sta guadagnando un posto in molti reparti produttivi ormai, qual è la visione di Mark One sul ruolo dell’Additive Manufacturing? Quali sono i principali miglioramenti che questa tecnologia può portare nelle aziende?
"È vero, la stampa 3D sta diventando sempre più importante nei reparti produttivi. E non solo: in tutto lo sviluppo del prodotto, che tocca vari reparti dell’azienda, partendo dallo sviluppo dello stesso fino alla produzione vera e propria. Sfruttare una stampante 3D in più fasi specifiche, dall’inizio del progetto fino alla sua realizzazione, permette di rivoluzionare, ottimizzare e migliorare l’intero processo.
I principali benefici che questa tecnologia può portare nelle aziende riguardano principalmente la riduzione dei costi, dei tempi e il fatto di riuscire a produrre in loco, in sedi differenti, in real-time. Mi riferisco proprio alla creazione di una delocalizzazione della produzione, effettuata in tempo reale e basata sulle necessità, che permetterà di rivoluzione i magazzini e abbattere costi e tempi. Questa tecnologia è talmente versatile che permette di realizzare geometrie complesse e differenti. Ciò apre la porta a scenari totalmente nuovi rispetto a quelli che spesso si considerano inizialmente.
In sintesi, il concetto è che i miglioramenti derivanti dall’implementazione e dall’utilizzo della suddetta tecnologia possono seriamente portare le aziende a velocizzare innumerevoli dinamiche, consentendo loro di crescere molto più velocemente. Attualmente però, essendo la tecnologia giovane, le aziende non riescono ancora a percepirne il reale vantaggio. Mark One si posiziona proprio per aiutare le aziende ad introdurre questo tipo di tecnologia, essendo un’azienda trainante di questa innovazione."
Mark One ha una lunga esperienza nell’ambito racing, dove ha portato la stampa 3D a bordo pista come supporto rapido e efficace per la produzione di piccoli componenti. Puoi raccontarci qualche collaborazione recente?
"Nell’ultimo anno è nato il progetto Kawasaki, che ha gettato le basi per una grande collaborazione tra l’azienda leader nel racing mondiale e Mark One. Siamo ufficialmente partner tecnici e abbiamo lo scopo di rivoluzionare il processo produttivo di Kawasaki insieme a loro: non sto parlando della mera fornitura di pezzi che, tra l’altro, è l’ultima cosa che facciamo. Mi riferisco all’utilizzo delle stampanti 3D Mark One, a cui è stato dedicato un centro di produzione rapida in Spagna che, con il sostegno del Giappone, sta permettendo a Kawasaki di fare produzione in real-time. In questo modo riusciremo a cambiare totalmente l’approccio avuto fino ad ora: il Giappone non manderà più componenti fisici, ma direttamente i file di stampa. Ciò consentirà un rapido e ottimizzato sviluppo. Poi, sia in pista, sia nella sede principale, con le nostre stampanti 3D, Kawasaki stamperà componenti che utilizzerà direttamente sulle moto."
Mark One nasce dall’idea di una nuova tipologia di stampante, sviluppata direttamente da te. Quali sono le innovazioni più recenti che avete implementato nelle vostre macchine?
"Tutte le innovazioni che abbiamo sviluppato e perfezionato sono state introdotte nel modello MK 333. Questa stampante 3D è frutto dell’esperienza di Mark One nel mondo dell’Additive Manufacturing ed è categoricamente focalizzata sulla produzione. Su tutta la produzione. 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Grazie, appunto, alle innovazioni introdotte possiamo controllare da remoto la stampante 3D e monitorarla in real-time. Ciò ci consente di fare un controllo dettagliato per garantire una maggiore qualità dimensionale e un’elevata resistenza meccanica, così come un flusso di gestione incentrato sulla supply chain. Ci sono innumerevoli funzioni pensate proprio per il ciclo produttivo dell’azienda, tra cui la scheda di controllo proprietaria che permette di realizzare prodotti con assoluta libertà in termini di materiali applicabili.
L’obbiettivo è stato quello di creare una stampante 3D versatile, industriale e affidabile che permetta una produzione continua."
Queste modifiche rispetto ai modelli precedenti sono nate da una vostra spinta innovativa o da esigenze emerse dai vostri clienti/progetti?
"Nascono da un attento studio dei nostri clienti e dall’evoluzione del mercato e delle necessità, con l’obiettivo di fare un salto tecnologico molto avanzato e disruptive. Pensiamo, ad esempio, all’elettronica Mark One: siamo una delle poche aziende che ha sviluppato l’elettronica proprietaria interna, grazie alla quale riusciamo a fare controlli real-time delle stampanti 3D e dei motori che permette di agire nel momento in cui viene dato un output. Menziono anche i brevetti sia di processo che di invenzione che stiamo sviluppando attorno alla macchina e il perfezionamento degli estrusori, componenti core delle stampanti 3D.
Quindi, una serie di innovazioni dedicate all’assistenza predittiva, analisi di usura, cercando in tal modo di evitare i fermi macchina e di dedicarsi interamente alla produzione intelligente e 4.0."
Molte aziende stanno cercando di utilizzare la stampa 3D per i loro prodotti, ma la mancanza di conoscenza genera esperienze negative nell'uso e diffidenza verso questa tecnologia. Come aiutate le aziende ad implementare correttamente la stampa 3D?
I problemi inerenti all’introduzione della stampa 3D sono differenti e vanno dalla scarsa conoscenza della tecnologia, o dei materiali, al capire come ottimizzare le macchine con i materiali per progettare i componenti. Per menzionarne alcuni. Noi questi gap li risolviamo in questo modo: capiamo le necessità, ottimizziamo la stampante 3D per le esigenze del cliente e forniamo tutta la formazione e assistenza necessaria. Riguardo a quest’ultima parte, nello specifico, formiamo tecnici e progettisti sulle applicazioni a cui la macchina si deve prestare. Spesso, i clienti ci spiegano l’applicazione e noi forniamo pacchetti di materiali e setup della macchina per ottimizzarla per quella richiesta. Ciò consente al cliente di sfruttare al massimo la tecnologia, senza dilungarsi nel capirne il funzionamento e l’avvio. Insegniamo tutto noi.
In sintesi, affianchiamo il cliente per far sì che la stampante 3D Mark One, una volta introdotta, venga sfruttata al meglio. Lo aiutiamo così ad avere un ritorno dell’investimento esponenziale.