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Grande successo di pubblico per la decima edizione di MC4 – Motion Control for
Si è conclusa con un grande successo di pubblico la decima edizione di MC4 – Motion Control for. Gli oltre 700 visitatori intervenuti hanno apprezzato tutte le novità di questa edizione: la presentazione della situazione di mercato a cura di ANIE Automazione, la “smart lesson” del prof. Gasparetto dell’Università di Udine e i test dal vivo del Laboratorio LIAM.
I visitatori hanno apprezzato anche i tanti workshop, che quest’anno sono stati curati con ancora maggiore attenzione da parte delle aziende.
Di seguito si riporta l'intervista a Matteo Sartini, responsabile tecnico del laboratorio LIAM. Continua a leggere sul sito di MC4
Il laboratorio del LIAM per un giorno a MC4 – Motion Control for
In occasione di MC4 – Motion Control for, LIAM, il Laboratorio di Ricerca Industriale specializzato sull’automazione di macchine automatiche per il Packaging, aprirà per la prima volta al pubblico il proprio laboratorio di test, traslocando per un giorno le sue piattaforme di test e automazione nell’area espositiva della mostra convegno.
Ai visitatori di MC4 LIAM mostrerà come sia possibile valutare le prestazioni delle principali funzionalità richieste ai moderni sistemi di controllo del movimento.
Come è noto, infatti, la fusione di meccanica, elettronica e informatica nelle soluzioni meccatroniche rende particolarmente complessa la valutazione delle performance delle macchine automatiche. Il motion control è l’esempio più marcato di quanto sia significativa l’incidenza dei componenti elettronici e informatici su precisione, velocità e prestazioni del sistema.
Le attività che LIAM porterà a MC4 si soffermeranno su tre aspetti principali.
Per verificare le prestazioni dinamiche legate all’errore di inseguimento, si mostrerà come, attraverso un benchmark meccanico, sia possibile determinare le performance delle funzionalità a disposizione del progettista.
Altro aspetto di fondamentale importanza è la crescente potenza di calcolo richiesta per espletare alcune delle funzionalità richieste ai moderni sistemi di motion control, come l’emulazione di camme meccaniche: attraverso un secondo allestimento dimostrativo sarà possibile dimostrare come analizzare l’utilizzo della CPU in funzione del numero di assipresenti nel sistema.
Infine, attraverso un’applicazione di riferimento sviluppata ad hoc dagli ingegneri del laboratorio LIAM, si mostrerà come sia possibile ricavare informazioni sulla qualità del sistema di motion control.
Leggi tutte le informazioni su MC4 su Automazione e Strumentazione / Fiera Milano Media
Cluster Fabbrica Intelligente: al via il progetto ADAPTIVE coordinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia
L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia sarà leader di uno dei quattro progetti relativi al Cluster Fabbrica Intelligente finanziato dal MIUR attraverso il bando Sviluppo e Potenziamento dei Cluster Tecnologici Nazionali. Affidato al coordinamento del prof. Cesare Fantuzzi il progetto che riguarda “Approcci adattativi e modulari per la Digital Factory” potrà contare su un budget di 10 milioni di euro e vede coinvolti 15 diversi soggetti tra importanti aziende nazionali e università. A capo degli obiettivi realizzativi lo stesso prof. Cesare Fantuzzi del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria di Reggio Emilia, il dott. Marcello Pellicciari del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Modena ed il prof. Fabio Previdi dell’Università di Bergamo.
Il bando del MIUR relativo a Sviluppo e Potenziamento dei Cluster Tecnologici Nazionali per quanto riguarda il settore Cluster Fabbrica Intelligente vede un grande successo dei ricercatori dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che sono leader di uno dei 4 progetti costituenti, ovvero di quello intitolato “Approcci adattativi e modulari per la Digital Factory”.
Attraverso il suddetto bando del maggio 2012 il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha inteso promuovere una iniziativa di forte sostegno alla innovazione, selezionando le migliori aziende e università italiane capaci di sviluppare progetti di ricerca collaborativa, con cui migliorare le filiere tecnologiche italiane in 9 settori strategici: chimica verde, agrifood, tecnologie ed ambienti per la vita, scienze della vita, tecnologie per le smart communities, mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina, aerospazio, energia e fabbrica intelligente.
A seguito di una valutazione svolta da esperti internazionali, la proposta portata avanti dal Cluster Fabbrica Intelligente è risultato il migliore dei 9 Cluster nazionali, proponendo ambiziosi progetti di ricerca con cui innovare le fabbriche del futuro.
Il Cluster Fabbrica Intelligente è strutturato in 4 progetti: Produzione sostenibile, Approcci adattativi e modulari per la digital factory (“ADAPTIVE”), Smart Manufacturing e Produzione a elevate prestazioni.
Complessivamente il Cluster coinvolge 76 soggetti tra imprese, università ed enti di ricerca, provenienti da tutto il territorio italiano, per un ammontare di 48 milioni di euro di investimenti che genereranno anche tanta nuova occupazione.
Per la Regione Emilia Romagna, specializzata nella realizzazione di prodotti ad alta tecnologia fortemente personalizzati ed ottimizzati, il tema strategico riguarda sicuramente l’innovazione dei sistemi di produzione in termini di flessibilità ed adattamento a continui cambiamenti di prodotto e processo. “
“Non sorprende che il nostro Ateneo, da sempre leader nella ricerca applicata, - ha affermato il prof. Cesare Fantuzzi del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria - sia stato riconosciuto come ente coordinatore scientifico del progetto <ADAPTIVE>, potendo contare su un budget di progetto di circa 10 Milioni di euro, che vede protagonisti 15 soggetti diversi fra università ed aziende”.
Il progetto ADAPTIVE si propone di sviluppare tecnologie e soluzioni per migliorare la capacità delle moderne fabbriche di essere flessibili ed efficienti, allo scopo di rispondere in modo adeguato ai cambiamenti richiesti delle dinamiche sempre più veloci del mercato.
“Sono davvero soddisfatto di questo risultato ottenuto e dello spirito collaborativo che si è instaurato in questa circostanza tra giovani ricercatori e veterani. Essere stati selezionati per il bando dei Cluster Tecnologici Nazionali – ha commentato il Rettore prof. Angelo O. Andrisano - è un ulteriore riconoscimento dell’elevato livello di qualità della ricerca che si conduce nel nostro Ateneo, ma soprattutto conferma la nostra capacità di sapere intrattenere un dialogo proficuo col sistema delle imprese e che la ricerca scientifica fatta in sinergia con le aziende può portare nuova occupazione in un periodo così difficile per la nostra nazione”.
Il progetto ADAPTIVE, il cui responsabile scientifico è il prof. Cesare Fantuzzi del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria della sede d’Ateneo di Reggio Emilia, è organizzato in 3 obiettivi realizzativi specifici: il primo riguarda nuove soluzioni di manifattura robotizzata e sarà coordinato dal dott. Marcello Pellicciari del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” della sede d’Ateneo di Modena; il secondo obiettivo riguarda la realizzazione di sistemi di produzione intrinsecamente flessibili e modulari, e sarà coordinato dal prof. Fabio Previdi dell’Università di Bergamo; il terzo, coordinato dal prof. Cesare Fantuzzi, si occupa della cooperazione e collaborazione tra robot e uomini in ambienti manifatturieri.
Sia il prof. Cesare Fantuzzi che il dott. Marcello Pellicciari fanno parte di INTERMECH MO.RE., il centro interdipartimentale che Unimore ha creato specificatamente per favorire la ricerca applicata ed il trasferimento tecnologico della ricerca.
Nello specifico il dott. Marcello Pellicciari guiderà un gruppo di lavoro costituito da UNIMORE, Università di Napoli, e le aziende SIR SPA (famoso costruttore modenese di impianti robotizzati), AVIOAERO (importante produttore di componenti e sistemi per l’aeronautica civile e militare), e il gruppo industriale riminese SCM GROUP, (uno dei maggiori costruttori mondiali di linee ed impianti di lavorazione legno).
“Il progetto – spiega il dott. Marcello Pellicciari - mira ad incrementare ulteriormente la precisione ed efficacia operativa dei robot industriali, rendendo possibili processi tecnologici attualmente irrealizzabili: per raggiungere gli obiettivi prefissati dovremo affrontare problematiche tecnico-scientifiche molto impegnative che apporteranno nuova occupazione e competitività alle aziende italiane”.
“Il Progetto ADAPTIVE – aggiunge Cesare Fantuzzi - è un progetto complesso ed ambizioso: ha richiesto un notevole lavoro di preparazione preliminare in cui pianificare le attività di ricerca scientifica, la gestione della proprietà intellettuale e l’organizzazione operativa del lavoro. Devo comunque ringraziare ASTER (associazione regionale che coordina la rete di ricerca regionale dell’Alta Tecnologia) e CRIT (Consorzio di ricerca che unisce molte delle più importanti aziende regionali) per il costante supporto che ci hanno dato”.
NEFTECH Tecnology: la filiera dell’high tech per sfidare i mercati globali
Articolo pubblicato su: IlSole24Ore - Speciale Ricerca, Innovazione, Tecnologia e Aerospazio - 10/02/2014
Neftech Technology è la risposta intelligente e lungimirante di sei aziende con importante know-how e specializzazione dell’Emilia-Romagna che hanno deciso di diventare una rete d’impresa per moltiplicare i risultati grazie alle rispettive competenze e capacità.
L’ambito d’azione è la ricerca e lo sviluppo con la fornitura di servizi di progettazione, test e sviluppo prototipale nell’industria, servizi che coinvolgono i sei attori dell’iniziativa: Ghepi, Tec Eurolab, Procomec, Gruppo Crp, Itg e Deltatech. Il loro obiettivo è fornire un nuovo servizio avanzato e customizzato per la realizzazione di progetti integrati, complessi e multi-competenze, comprendente servizi di progettazione, test e sviluppo prototipale con particolare riferimento alla meccanica e alla meccatronica.[..]
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L’Open Innovation come modello di gestione della conoscenza per facilitare l’eco-innovazione
Articolo pubblicato su Energia, Ambiente e Innovazione - Bimestrale ENEA – n. 5 Settembre-Ottobre 2013
L’Open Innovation è un nuovo modello di gestione della conoscenza che descrive processi di innovazione caratterizzati dall‘apertura verso l’esterno. Da alcuni anni diverse aziende hanno deciso di integrare l’Open Innovation con la sostenibilità ambientale, dando vita a modelli di Open Green Innovation. L’articolo offre una panoramica sulle migliori pratiche internazionali di Open Green Innovation (crowdsourcing open network, crowdfunding, reti collaborative, cluster tecnologici), riportando alcuni casi studio caratterizzati da un elevato potenziale di replicabilità.
Da oltre una decina di anni si sente sempre più parlare di Innovazione Aperta (in inglese Open Innovation), un nuovo modello di gestione della conoscenza che descrive processi di innovazione caratterizzati dall‘apertura verso l’esterno, che modifica il modello più convenzionale del closed innovation. L’ecosistema con il quale le aziende possono scambiare know-how è costituito in primo luogo dai clienti e dalla rete di fornitura, ma anche da centri di ricerca, università, start-up e soggetti pubblici o privati in grado di facilitare i processi di trasferimento tecnologico. Le logiche di Open Innovation sono varie e possono prevedere, ad esempio, la collaborazione con centri di ricerca esterni, il coinvolgimento come parte attiva dei propri clienti o fornitori o l‘eventuale cessione dei risultati della ricerca interna, anche trasformando programmi di sviluppo interni in progetti open source.
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Autori: Johanna Ronco, Roberto Pelosi
Thomson Reuters 2013: Top 100 Global Innovators
Thomson Reuters ha reso nota, anche quest’anno, la classifica dei primi 100 “global innovators” del 2013 (programma avviato nel 2011), global company che si sono distinte, a livello worldwide, come leader per quanto concerne l’attività di innovazione tecnologica nel proprio settore di attività.
La classifica è frutto di un’attività di analisi, messa a punto Thomson Reuters, basata su metriche che fanno riferimento a vari aspetti dell’innovazione correlati all’attività brevettuale e scientifica di tali soggetti. Si tratta di aziende che si sono distinte per un’importante volume di invenzioni depositate, riconosciute come realmente innovative, per i quali richiedono protezione a livello globale e che, in certa misura, hanno esercitato una significativa influenza sui successivi sviluppi portati avanti da altri soggetti.
Dal punto di vista della distribuzione geografica, dallo studio emerge, ancora una volta, come la maggior parte delle aziende provenga dagli Stati Uniti (il 46%) e, a seguire, dall'area asiatica (con Giappone, Corea del Sud e Taiwan). L'Europa chiude la classifica, con un'importante presenza della Francia (che negli ultimi anni ha varato una serie di misure per sostenere l'innovazione e l'R&D, che sembrano aver portato a risultati concreti). Completamente assente l'Italia. Fra le new entry di quest'anno si sottolinea l'ingresso di Omron (settore semiconduttori e componenti elettronici), azienda del Network Fornitori Accreditati CRIT.
Per quanto riguarda i settori di attività: al primo posto si conferma ancora una volta quello dei semiconduttori e prodotti elettronici (dominato dalle aziende americane), seguito da Computer Hardware, dall’Automotive e da quello dei prodotti Consumer. Particolarmente evidente l'intensa competizione dei principali players nell'ambito smartphone, tutti presenti nella classifica: Apple, Microsoft, Samsung, Google e Blackberry.
Il report completo dell’analisi svolta da Thomson Reuters è scaricabile gratuitamente al seguente link: http://top100innovators.com/
Network Fornitori Accreditati CRIT – Activity Report 2013
Nel corso del Suppliers’ Day svoltosi presso CRIT lo scorso 12 dicembre, CRIT ha presentato l’Activity Report 2013 relativo alle attività del Network Fornitori Accreditati.
Questo il prospetto generale delle attività realizzate:
- 5 Tavoli di Lavoro
- 18 Seminari CRIT
- 1 Tecno Tour
- 9 Convegni
- 2 Suppliers’ Day
- 11 Incontri Fornitore
- 15 Attività Client/Supplier Matching
- 6 Bandi R&D proposti
- 2 Domande presentate.
Alcuni dati salienti da segnalare: 22 Fornitori su 36 sono stati coinvolti nelle attività relative ai bandi R&D e alle domande di finanziamento (61% sul totale, contro il 38% del 2012), il 92% dei fornitori coinvolti almeno in un’attività di innovazione collaborativa (tavoli di lavoro e confronto, seminari, tecno-tour, convegni, ecc); 58% dei Fornitori (21 su 36) coinvolti nelle attività di matching con soci e clienti CRIT (incontri diretti, matching cliente/fornitore) rispetto al 47% del 2012.
Per maggiori dettagli, è possibile consultare il report completo.
Selection of testimonial companies to test transnational innovation support services
Introduction
This call is published within the NUCLEI project, funded within the INTERREG Central Europe Programme (Project n. CE318). NUCLEI’s main objective is to develop innovation services concerning advanced manufacturing topics in a transnational dimension. More information can be found on the NUCLEI website.
Within the project, the 7 NUCLEi industrial clusters will involve their end-beneficiaries (Large Companies, SMEs, R&D performers) in an open & collaborative environment for the testing of new, transnational innovation services. These 7 clusters are located in the Central European Regions of Emilia-Romagna (IT), Veneto (IT) Bavaria (DE), Upper Austria (AT), Slovakia (SK), Lower Silesia (PL), Bohemia (CZ).
The companies to be involved in the NUCLEI call will therefore have the opportunity to:
- Contribute to define the content of 21 customized open seminars around specific technology domains (pilot 1 - technology showcase)
- Express preferences to manage crosscutting innovation challenges in automation and mechatronics thanks to 6 transnational working tables (pilot 2 - knowledge sharing)
Organisation description
CRIT, the lead partner of the NUCLEI project, is a private company specialized in the research and analysis of technical and scientific information and in the development of research project activities. CRIT fosters the dialogue between enterprises on issues related to problems and relevant technical, organizational and logistic solutions, also through the best practices and through the organization of dedicated benchmarking activities. Founded in 2000 upon the initiative of 14 enterprises, presently CRIT has 27 shareholders and is open to new companies interested to access the wide range of expertise of its corporates, sharing its technological culture.
Who can apply
The call is open to industrial companies with the following requirements:
- Be engaged in economic activity (i.e. be an undertaking and not a non-profit or public body)
- Be active in the field of advanced manufacturing and processing
- Invest part of their turnover in R&D
- Have at least one premise in the Central European Area (headquarter or branch office registered in Central Europe eligible area)
- Be willing to invest time and resources to participate in NUCLEI pilot actions, which includes also travelling abroad at own costs to participate in seminars/workshops that are relevant for their business
Commitments and benefits for participant companies
The companies to be involved in the present tender will be requested to:
- Participate in one inception day, to be held in CRIT premises on May 16th 2017, where they will be requested to express preferences and views around the pilot action
- Contribute to define and participate in at least one customised open seminar or one transnational working table
By participating in the present call, the companies will get the following benefits:
- They will have the possibility to steer the organisation of 21 open seminars and 6 transnational working tables around the Central European region, on cutting-edge technological issues related to advanced manufacturing and processing
- They will have the opportunity to benchmark with peers in innovation management practices, problem solving, and other issues related to innovation and technology transfer
- They will be involved in transnational knowledge transfer, with the possibility to conclude business deals with relevant stakeholders*
*note that, in the specific case where bilateral assistance will be provided by NUCLEI partners to conclude technology transfer agreements, this service will have to be provided under the De Minimis rule on state aid, according to EU regulation n. 1407/2013)
Instructions for participants
Participants must candidate via the following application form.
Information on the use of personal data
Participants may consult the relevant information on the use of personal data (see PDF document)
Information about indirect state aid
It must be noticed that, according to the results of the negotiation round with the JS which was propaedeutic to the signature of the Subsidy Contract, the JS argued that the deliverable D.T3.2.3. (R&D-industry preliminary deals) is to be considered as potentially relevant to indirect state aid, as pilot companies shall receive a free-service from the partners to discuss initial contractual agreements to buy/sell KETs application for manufacturing processing .
Should the implementation of this pilot action bring some pilot companies and R&D performers to concretely discuss and finalize bilateral contractual agreements to buy/sell KETs application, the relevant partners must verify the compliance of this company with the state-aid regulation and threshold and report it to the lead partner.