CRIT Insight: l’ecologia nella tracciabilità industriale secondo T-Trade
Un nuovo appuntamento della rubrica CRIT Insight che ci permette di approfondire una delle realtà che per prime hanno aderito al Network Fornitori Accreditati nel 2020. Ecologia, stampe e tracciabilità sono tra gli elementi fondanti T-Trade.
T-Trade cerca di combinare tecnologie innovative per la tracciabilità con soluzioni a basso impatto ambientale, cioè ecologiche. Perché avete deciso di investire nello sviluppo di una soluzione di questo tipo: è stato l’input di un fornitore o una vostra spinta innovativa?
“Il mondo non ci è stato lasciato dai nostri padri, ci viene dato in prestito dai nostri figli: siamo fermamente convinti della veridicità di questo proverbio africano, ecco perché sin dalla nostra nascita il nostro pensiero è totalmente green. La nostra mission è ricercare, sviluppare, produrre e distribuire nel segno della ecosostenibilità. Il nostro pianeta ha bisogno più che mai di essere protetto. Produrre ecologicamente è possibile, oltre che necessario, quindi perché non farlo? E’ una questione di cuore e cultura. L’attenzione all’ecosostenibilità abbraccia ogni nostro prodotto: dal nastro a trasferimento termico all’etichetta, alle stampanti”.
In cosa consiste la vostra soluzione ecologica per la stampa Linerless? Come è stata accolta dal vostro mercato di riferimento?
“Il nostro scopo è garantire qualità e abbattere l’utilizzo della carta, salvando gli alberi, quindi da oltre dieci anni sviluppiamo e produciamo tecnologie e sistemi di stampa per l'etichettatura ecologica. Diverse sono le tipologie di soluzioni: dai nastri (anche certificati per contatto con gli alimenti) compostabili, alle etichette 100% compostabili, ad etichette con supporto riciclabile, fino a giungere ad etichette linerless (prive di supporto), utilizzabili con le nostre stampanti brevettate Industry 4.0. Se dieci anni fa il mercato mostrava titubanze nei riguardi di queste novità, oggi pian piano sta cambiando, diventando sempre più pronto ad accoglierle, data l’emergenza ambientale che coinvolge l’intero pianeta. Facciamo en esempio numerico per capire: un’azienda che utilizza 1.000.000 di etichette/anno in carta vellum formato mm. 100x100, impiega circa 11.100 mq di carta, per ottenere la quale occorre abbattere circa 6 alberi, e produce (nella realizzazione di etichette) 3.316Kg di CO2 equivalente. Con i sistemi di stampa linerless T-Trade possiamo ridurre a 0 gli alberi abbattuti e diminuire del 52% la quantità di CO2 immessa in atmosfera. Le nostre print & apply stampano direttamente sul nastro adesivo che chiude la scatola pronta per la spedizione (0% di carta utilizzata) o stampano su rotoli in BOPP (materia prima riciclabile) prive di liner (in genere fatto di carta siliconata che è un rifiuto speciale non riciclabile). Il risultato è una etichetta perfetta e rispettosa dell’ambiente”.
Nella vostra esperienza, è possibile coniugare l’eco-innovazione a un vantaggio economico per il cliente?
“Non solo è possibile, è già realtà. I nostri sistemi di stampa linerless non sono solo ecologici, sono anche economici, perché in grado di ridurre i costi aziendali nel processo di etichettatura attraverso vari passaggi: eliminano il costo di acquisto delle etichette fustellate; abbattono costi di magazzino dovuti a stock di etichette di formati diversi fornendo una unica bobina per più formati; utilizzano bobine continue (fino a 900 metri lineari) triplicando l’operatività delle macchine; riducono di 2/3 il tempo di lavoro dedicato al cambio rotolo delle etichette (meno fermi macchina); eliminano i costi di obsolescenza delle etichette dovuti a cambio formato e/o tecnologia. In poche parole possiamo dire che offrono più soluzioni in tempi più rapidi”.
Qual è il prossimo passo evolutivo di questa tecnologia, capace di migliorarla ulteriormente?
“L’eliminazione totale dell’uso della carta nel processo di etichettatura. La nostra idea è una stampante in grado di trasferire qualsiasi tipo di dato variabile su qualunque supporto compostabile. Stiamo per tagliare anche questo traguardo…”