Rapporto Tracking Clean Energy Progress 2014 IEA: le sfide del settore industriale
La International Energy Agency IEA ha recentemente pubblicato il rapporto Tracking Clean Energy Progress 2014, nel quale si esaminano i progressi ottenuti nello sviluppo e nell’applicazione delle tecnologie chiave per la produzione di energia pulita. Il rapporto parte dalle premesse delineate nello scenario di sviluppo Technology Energy Perspectives 2°C: per raggiungere un sistema energetico sostenibile a livello globale entro il 2050, è necessario che lo sviluppo delle tecnologie chiave non si discosti in maniera sostanziale dagli obiettivi intermedi per il 2025 stabiliti dallo scenario stesso. Il rapporto traccia quindi un quadro dettagliato di ogni tecnologia riferita a diversi settori (industria, costruzioni, trasporti, ecc.), evidenziando in casi in cui il relativo sviluppo è in linea con i target stabiliti e quelli in cui, al contrario, è necessario intraprendere azioni correttive.
Tendenze generali.
Per quanto riguarda lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, dal rapporto emerge che la diffusione del solare fotovoltaico (PV),dell’ energia eolica e dei veicoli elettrici (EV) sono ancora in rapido aumento, ma i loro tassi di crescita stanno rallentando. D’altro canto, la crescita della produzione di energia elettrica ottenuta dal carbone è superiore a quella di tutti i combustibili non fossili combinati; la produzione di energia nucleare è stagnante; lo sviluppo delle tecnologie per la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS) rimane troppo lento. Queste tendenze riflettono un insufficiente impegno politico e finanziario per la sostenibilità a lungo termine del sistema energetico globale. Il rapporto Tracking Clean Energy Progress 2014 offre quindi raccomandazioni specifiche ai governi su come implementare l’adozione delle tecnologie chiave e favorire lo sviluppo di un sistema energetico sostenibile.
Le sfide del settore industriale.
Il settore dell’industria, secondo il rapporto, presenta alcuni progressi per quanto riguarda l’efficienza energetica, ma per rientrare nei target previsti dallo scenario il consumo di energia dovrebbe essere tagliato del 25% e le emissioni dirette di CO2 del 17% entro il 2025.
Le raccomandazioni politiche espresse dall’IEA per rientrare nel target possono essere così riassunte:
- Promuovere un’ampia applicazione delle migliori tecnologie disponibili (Best Available Tecnologies BATs) al fine di superare le sfide relative a lenta capacità di rotazione delle scorte, elevati costi di abbattimento, fluttuazione della disponibilità delle materie prime. Al contempo, limitare i rischi di perdita di competitività legati al "carbon leakage", ovvero il trasferimento delle attività produttive da paesi con stringenti normative ambientali verso paesi non soggetti ad analoghe restrizioni sulle emissioni di carbonio.
- Supportare adeguati programmi di ricerca e sviluppo al fine di portare alla maturità le nuove tecnologie a bassa emissione di carbonio in grado di incrementare l’impiego di materie prime di minor valore (es. biomasse da residui agricoli, rifiuti, ecc.); portare inoltre ad una fase di dimostrazione e sviluppo avanzata tutte le tecnologie emergenti che comportano una riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, comprese le tecnologie CCS.
- Promuovere la “technology capacity building” nelle economie emergenti, ovvero la capacità di raggiungere i propri obiettivi di sviluppo tecnologico ed economico in una maniera sostenibile.
Il pdf del rapporto è scaricabile gratuitamente al seguente link.